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beni comuni contro cosa nostra

Lo studio Legale Palermo Legal ha elaborato, unitamente all'ass.  Comitato Addiopizzo, una nuova iniziativa che riguarda l'affermazione e il riconoscimento dei beni comuni quale mezzo con il quale superare il fenomeno mafioso.

Come noto, Palermo Legal ha trattato e fatto suo l'importante tema dei beni comuni. Si ritiene, in particolare, che la mafia sia la degenerazione più grande di una società ed economia basata sull'individualismo e la mala gestione (c.d. bad practice), nella quale ciò che dovrebbe essere di tutti è, invece, considerato di nessuno, e per questo viene degradato e abbandonato. E' fondamentale proporre una nuova idea di movimento antimafia in cui la teoria e la pratica del Bene Comune sia l'antidoto più efficace per sconfiggere la mafia e la sua sottocultura. Solo attraverso un fenomeno di liberazione e riappropriazione del territorio da parte delle rispettive comunità di riferimento, si riuscirà, davvero, ad erodere il capitale sociale delle organizzazioni criminali.

Inoltre, il nostro studio legale ritiene che oggi sia necessario avviare una nuova e decisiva strategia sociale di lotta alla mafia. Cosa Nostra, infatti, è un sistema di sfruttamento e di dominio basato sul privilegio e sulla privazione dei diritti, che viene alimentato dalla disoccupazione, dal sottosviluppo, dalla corruzione e, anche e soprattutto, dall'esclusione sociale. Una reale sconfitta dell'organizzazione mafiosa, dunque, può avvenire solo attraverso un'antimafia sociale, solo se al fenomeno mafioso si contrappongono delle dinamiche storiche e sociali che ne rappresentino la contraddizione e il superamento. A riguardo non è più sufficiente un antimafia istituzionale (norme e forze dello Stato), ma occorre guardare alla materialità e alla concretezza delle masse siciliane, ai loro bisogni e all’articolazione delle loro relazioni economiche e sociali ed intervenire, in modo diretto ed efficace, su di esse.

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